La mia foto ”Blue Square” e un pezzo che mi piace molto.
Ciao! 😘


Mio padre, raggiuntomi, con un sorriso tra il beffardo e il malizioso, mi afferrò per le spalle girandomi verso la facciata della chiesa, imponente sopra di noi.
“Confuso?”
“Beh! Sì, un pochino.”
“In che senso?”
“Mi sento un po’ disorientato, ma non in senso spiacevole, anzi, forse un po’ euforico.”
“Bene. Mi fa piacere.” E, facendosi serio e pensieroso aggiunse; “Cerca di ricordati di questo momento, di queste sensazioni. Sono uniche…”
“In che senso?!”, esclamai preoccupato che la cosa nascondesse un proseguo negativo.
“Le provi solo una volta!”
Mi venne il magone, lui se ne accorse e si girò di scatto verso l’imponente neogotico Mulino Stucky. Sicuramente aveva gli occhi lucidi, e non voleva che lo vedessi, ma lo capii dal tono della sua voce.
“Questa città è riuscita a farmi provare sensazioni ed emozioni…”. Fece una pausa, non trovava il termine adatto, probabilmente era ”uniche”, ma questo ci riconduceva all’argomentazione da cui volevamo allontanarci, almeno io.
“Alte! Ecco sì, diciamo così; alte. Quasi non ci badi, talmente presi dalle mille cose che dobbiamo fare sempre di corsa.
Poi, un giorno, anche dopo anni, inaspettatamente ti viene alla mente quell’emozione con un formicolio alla pancia e ti dai da fare per rincorrerla, spinto dal desiderio di riviverla.
Purtroppo però non è più la stessa cosa. Al massimo, ottieni un risultato che si avvicina al ricordo, ma mai alla stessa sensazione. Anzi, la vedi sempre più isolata, irraggiungibile, e con più ti sforzi di avvicinarti più si sfalda, finendo, se non ti fermi in tempo, col snaturarla completamente, come se… come se la sua esistenza consistesse nel non essere afferrata.”
Nel frattempo c’eravamo seduti sulla fondamenta con le gambe a penzoloni; bassa marea.
“Scusami. Sai che non mi piace fare il complicato.”
Lo guardai; stava fissando oltre la Giudecca come potesse vedervi dietro; il mare, pensai.
Si girò, sorridendomi;
“Il momento di prima l’hai vissuto solo una volta, e non si ripeterà mai più. Tutto qua.”
Risposi: “Carpe diem!”
E lui: “Amen fratello!”