“Il mercenario si avvicinò al mio viso guardandomi di traverso. Sentii il suo odore; lo stesso degli scogli che seccano al sole durante la bassa marea.”
“La sua faccia, di una bruttezza indescrivibile, assomigliava a una di quelle scodelle antiche recuperate in mare completamente ricoperte di cirripedi e polipi. Mi chiesi come avesse potuto superare i test genetici di ammissione.”

(Da ”La Guerra Abissale di Venezia, in scrittura)


Niente… un po’ d’insonnia, un po’ di herpes alla bocca… e si scrive. (Mica mi metto a suonare il piano! 😄)

Magari per il racconto di domani ve ne posto un estratto.
Ciao! 😘