Una semplice – per modo di dire 😄 – porta d’acqua.

Ci affolliamo sui ponti e procediamo spediti tra le calli cercando di raggiungere la meta: la Piazza. Ma basta soffermarsi per un istante su particolari come questo… c’è la sapiente opera dell’uomo che fonda le sue radici secoli fa, c’è l’Erba Vetriola, a Venezia presente nei posti più improbabili, che affonda le sue radici tra le crepe della Pietra d’Istria. Una enorme staffa, arrugginita dalla salsedine, forse funzionale a un tirante interno vitale, sconvolge ma anche preserva il delicato equilibrio dell’architrave. E poi sotto, ancora natura; maree, fauna e flora e, a contrastarle, un intervento contemporaneo in calcestruzzo. Ecc. ecc.. 🙂

Ciao! 😘


(PS: Ho visto che sono state acquistate diverse copie di Sindrome di Venezia. Mi rendo conto che presenta qualche passaggio non immediato (in verità l’editor mi aveva consigliato un bel taglio… ma sapete com’è: sono un testone 🐏). Se avete dubbi e domande: scrivetemi, che mi fa piacere.)