Vicini al Ponte di Rialto; la tomba di una regina e un quadro ”impressionante”

 

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… si riparte 💪

Esco da 2 gg di full immersion Venezia, prima sui miei tomi e poi dal vivo.

Ho iniziato a spiegare qualcosa anche a Jacopo, ha 8 anni ma mi sembra pronto.

Qui siamo sotto a Rialto, uno dei ponti più conosciuti del mondo; una volta ho letto di quante repliche in scala più o meno reale ne esistono sul pianeta… tante.

Come lo vedete ora è di fine ‘500, costruito dopo infinite polemiche tra fazioni ”sì ponte” e ”no ponte”, (prima era di legno, leggermente spostato, con la sommità levatoia per lasciar passare gli alberi delle grosse imbarcazioni).

La zona di Rialto nel ‘500 era l’ombelico del mondo, serviva collegare i due tratti di città in modo forte, funzionale e rappresentativo (spesi 250 mila ducati!)

Ai tanti progetti illustri di vere archistar del tempo: Palladio (esiste anche un dipinto di Canaletto), Michelangelo, Sansovino… si preferì quello di Da Ponte (nome omen verrebbe da dire  )

Progetto ardito: una sola campata di Pietra d’Istria, con 28 metri di luce interna. E poi sopra: tre percorsi pedonali separati da due file di botteghe.

Osservate l’imponente appoggio sulle rive. Per reggere lo sforzo, furono riscavate e consolidate impiantando seimila pali per lato.

Molti sostennero che un ponte del genere avrebbe retto poco, (esiste anche un curioso aneddoto sulla donna scolpita sopra un capitello del palazzo che vedete dietro).

Beh, sta ancora lì, dopo quasi mezzo millennio… chissà se qualcuno ha mai fatto il conto di quanta gente c’è passata sopra?

Ciao! 🙂🖐

 

Integro il post di ieri con questo scatto.

 

L’ho realizzato l’anno scorso, durante il lock down, ovviamente in regola.

Per la prima volta, in pieno giorno, ho visto il Ponte di Rialto deserto.

Una sensazione strana, di smarrimento, mista a un po’ di disagio; emozioni umane provate per un luogo nella sua essenza e non per ciò che ricorda o rappresenta nell’intimo.

Ciao! 🙂🖐

 

”E adesso dove andiamo papà?”
“Qui dietro, non serve nemmeno attraversare il ponte.”
“A vedere cosa?”
“Pensa: la tomba di una vera regina!”
“Come quelle sui libri?”
“Mm… sì, direi proprio di sì.”

”Ceneri di Caterina Cornaro, regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia”.

 

Così sta scritto in latino sulla grande lapide nella Chiesa di San Salvador, il suo sepolcro definitivo (morta nel 1510).

 

L’imponente monumento, (anche se non così inconsueto nelle chiese di Venezia), porta delle belle sculture tra cui la centrale dove si vede la regina che consegna la corona dei suoi regni a Venezia.

Ciao! 🙂🖐

 

Spostandoci di pochi passi dalla tomba monumentale della Regina di Cipro, (siamo sempre all’interno di San Salvador), ci imbattiamo in questo grandioso dipinto.

 

Che dire… ho avuto modo di vedere questa opera di Tiziano ben illuminata e me ne sono subito innamorato.

La considero uno dei tesori nascosti di Venezia in quanto a mio avviso è poco conosciuto a dispetto del suo immenso valore, forse un punto cruciale nelle storia dell’arte; quasi un impressionismo anti litteram.

Ne avevo scritto in un ampio articolo, qui sul mio blog, chi vuole approfondire lo può leggere cliccando sul link:

👇👇 https://www.andreaperin421.it/i-tesori-nascosti-di-venezia/

Ciao! 🖐🙂