1 Marzo – Buon anno!

 


More Veneto – Sapete che significa?

No, non è uno dei tanti improperi dialettali ad indirizzo di un altro veneto, e nemmeno indica la morte di uno di essi, se siete curiosi leggete il post.

Allora…

qualche anno fa aggirandomi per un mercatino dell’antiquariato mi sono imbattuto nel documento antico che vedete nella foto.

A me basta anche solo la stampa ufficiale su pergamena del leone alato della Serenissima Repubblica per farmi emozionare, ma il prezzo era un po’ impegnativo e quindi me lo sono letto tutto per benino tutto, nella speranza di trovarvi ”quel qualcosa in più” nelle scritte in corsivo, non senza qualche difficoltà, facendomi aiutare anche dal venditore, un anziano signore dal fantastico accento toscano.

Si tratta di un lasciapassare con dazio per le varie dogane del territorio veneto, dove il materiale uscito dall’Arsenale di Venezia è stato portato a Verona via acqua, (molto ci sarebbe da approfondire sulle vie navigabili veneziane, risultato di una capitale nata sull’acqua che ha esteso le sue vie di comunicazioni con strade fatte d’acqua… Venezia! …Vabbe’!).

Il documento andava firmato e controfirmato sia alla partenza sia all’arrivo dalle persone impegnate in questo commercio. Ed infatti, sul retro del foglio, le scritte in corsivo sono molte, ma due hanno colto la mia attenzione, ed arrivo al dunque.

In una si legge “…15 Dico Quindici Gennaio 1787- M.V. fu lasciata la roba…” firmata dall’alto funzionario, mentre in basso a sinistra, all’arrivo a Verona si legge “Arr. 20 Febbario 1788 Verona…”, poi continua: al Ponte Navi, nome del proprietario della barca ecc.

Cerco di decifrare la calligrafia quando il venditore, essendo io del posto, mi chiede come sia possibile che ci abbia messo un anno ad arrivare a Verona da Venezia; qualcosa non torna.

Rileggo il tutto… ed ecco quel qualcosa in più che vi cercavo.

Gli chiedo, visto che ha studiato così bene il documento, cosa potrebbe significare quella specie di M.V. dopo Quindici Gennaio 1787.

Mah, in effetti non saprei, forse un grado, tipo maresciallo di vascello… forse!”, con forte accento toscano (fantastico).

Okay, forse avevo capito.

Annuisco e gli spiego questo.

La Repubblica di Venezia usava un calendario dove l’anno iniziava col primo marzo, se ci pensate ha anche un suo perché; parte col risveglio della natura dopo l’inverno ed i mesi di settembre, ottobre ecc. corrispondono effettivamente col progressivo facendo partire l’anno da Marzo, (es: Ottobre-otto, Novembre-nove ecc). Voglio dire che l’uso era probabilmente antichissimo, forse pre-romano.

Questo sistema ovviamente poteva causare confusione con chi, (quasi tutti gli altri), non usava questo calendario.

Nel nostro caso, la partenza al 15 Gennaio 1787, equivaleva al 15 Gennaio 1788 per gli altri, finendo l’anno veneziano con l’ultimo giorno di Febbraio.

Quindi, per evitare confusione, i documenti veneti portavano l’indicazione More Veneto, (secondo la maniera veneta), probabilmente solo per i mesi di gennaio e febbraio, visto che poi con marzo l’anno coincideva.

Ecco spiegato il mistero: partenza 15 Gennaio 1787 MORE VENETO, ossia 1788 ed arrivo 20 Febbraio 1788, tutto torna. Ovviamente il barcaro ha usato la datazione attuale.

Il venditore, visibilmente emozionato, voleva abbracciarmi per la contentezza; penso che il suo mestiere, ad una certa età, si faccia solo se mossi da passione. E questa è stata una piccola scoperta di quel giorno.

Non sono un esperto di documenti antichi di Venezia, ed anche se avessi preso un abbaglio, tutto quanto detto su More Veneto rimane.

Il documento è a disposizione per chi volesse esaminarlo o indicarmi errori; considerando gli inevitabili limiti divulgativi di un post.

Beh, allora…

Buon Anno! 🙂