SONO UNO SCRITTORE EMERGENTE… E ALLORA?!

Liberi pensieri leggeri di fine 2017 (senza parlare di Venezia)

 

A più di un anno dalla mia attività ufficiale di scrittore e presenza sui social, era normale che cadessi anch’io nella trappola del parlare di me, o meglio, delle mie esperienze d’autore indipendente.

Trappola? Ma perché?

Beh, perché sono convinto che parlando della mia avventura di scrittore, poi le persone tenderebbero a essere più interessate a questa, anziché al vero prodotto letterario che propongo.
Sì, certo, a lungo andare probabilmente richiamerei anche scrittori, ma perderei molti potenziali lettori, (lettrici nel mio caso).

Tuttavia, apprezzo il lavoro di svariati scrittori-blogger, di cui ho fatto miei molti consigli, senza considerare che forse, ormai, in Italia, ci sono più scrittori che lettori.
Quindi, alla fine, loro i conti li sanno fare bene… e poi io non sarei mai al loro livello.

Se i dati sono corretti, nel 2016 sono stati pubblicati circa 63.000 titoli. Sì, avete capito bene; titoli, non copie!
Non ho la cifra, ma fate voi quanti potenziali lettori o fruitori di consigli, (magari a pagamento), ci sono dietro a quei libri, me compreso.

Infatti, non passano due giorni senza che mi arrivi un post invitandomi a pubblicare un libro self:

Che aspetti?! Oggi tutti possono scrivere un libro e coronare il proprio sogno!” E qualcuno risponde pure: ”Sì… lo farò! Era da tanto che volevo cimentarmi su un romanzo o scrivere delle poesie!

Beh, giusto ieri, ho saputo che anche il cane della mia vicina ha pubblicato un libro, e ha pure venduto diverse copie a 0,99!

Visto? Sono caduto in pieno nella trappola!
Parlare di sé e delle proprie disavventure è facile e pure divertente, ma rende un pochino cinici e forse ”rosiconi”.

Ma torniamo al titolo dell’articolo…

Circa vent’anni fa, in vacanza sull’Adriatico a Numana, sotto il Monte Conero, dopo una dannata settimana di pioggia ininterrotta, mi decisi a comperare un libro;

( )
In verità io ero lì per fare la pesca in apnea… beh, potevi farla lo stesso, direte voi.
È, certo! Con la morosa in spiaggia sotto la pioggia, o chiusa in macchina per ore, e poi… i fulmini?

in libreria, passata mezz’ora tra sbuffi e tentennamenti, fui consigliato:
“Legga questo: Cent’anni di solitudine! A me è piaciuto, molto.”
“Mah… non so… di chi è?”
“Garcia Marquez… Non lo conosce?”
“Mai sentito.”

Non stupitevi, e sopratutto non giudicatemi, molti lettori non sanno cosa sia 1984 o chi sia Durrenmatt, e molti di voi, ci scommetto, Paolo Sarpi (sono andato sicuro).

Ora, non ridete, ma per me, (e sottolineo: per me), questo Marquez valeva quanto un emergente, non credete?

Insomma; di lui sapevo soltanto che era stato pubblicato da una grande casa editrice, che non è obbligatoriamente sinonimo di qualità, e che era piaciuto a una bella ragazza (molto).  E che, in fin dei conti, a certi autori basta soltanto essere dentro al cerchio magico per sostare sui tavoloni delle librerie…

Morale della storia; nei cinque giorni di pioggia rimanenti, ho scoperto uno scrittore di cui ho adorato lo stile impazzendo per i contenuti.

 

Ora; potete anche andare su una mia pagina fun e guardarvi alcune recensioni sparse in giro.

Potreste anche leggere qualcosa, un post, un racconto, perché no? Magari vi potrebbe perfino piacere.
Sì, troverete anche degli errori, certo! Ma se non ci fossero, l’Editoria, (la maiuscola è voluta), coi suoi revisori di bozze, addetti all’editing, all’impaginazione, alla quarta di copertina etc. etc. non avrebbe motivo di esistere… pertanto, magari pochi, giusto per non peccare in superbia, meglio che ci siano, o no?

 

Quindi:

-visto l’esempio di Garcia Marquez, (accidenti a me: non potevo sostituirlo con qualcuno di più accostabile?)

-visto che le poche persone che ho raggiunto coi miei modestissimi mezzi apprezzano quello che scrivo… e che non faccio schifo,

-visto che non ho dietro una complessa macchina editoriale dedita alla correzione e all’estetica dei miei lavori (qualora dovesse servire),

-Ripropongo il titolo dell’articolo:

Sono uno scrittore emergente… e allora?!

Un grazie sincero alle lettrici e ai lettori che mi stanno sostenendo in questa avventura (e che comperano i miei libri).

Auguro a tutti un felice 2018!